La morte di Gigi Sabani dovrebbe "fare ricordare" e fare riflettere i cittadini e gli immancabili “benpensanti”che, ancora una volta, di sicuro, si staranno chiedendo “che strano, come è potuto succedere?” o che staranno pontificando “poverino, non stava bene!”. Vorrei sapere, invece, quanti, soprattutto tra i giovani come me, conoscono o ricordano l’ingiusta vicenda giudiziaria di cui il presentatore fu vittima una decina d’anni fa. Ho letto alcuni commenti di vari personaggi del mondo dello spettacolo che, correttamente, hanno ricordato i dispiaceri da lui subiti e, ciononostante, celati dal sorriso e dalla voglia di ridere e fare ridere. Falcone, Borsellino, i Carabinieri morti a Nassirya, Dalla Chiesa, gli innocenti uomini delle loro scorte che, dopo avere lasciato le loro famiglie, non sono più tornati: per me sono tutti eroi che il Paese, giustamente, ricorda e deve continuare a ricordare!!! Quante sono, però, le vittime della malagiustizia in Italia? Quante sono le vittime di processi ingiustamente instaurati, dei soprusi e di ogni ingiustizia dolosamente, o con gravi colpe, insabbiate? Un cittadino che, ingiustamente, viene arrestato, infangato e poi assolto dovrebbe ricevere pubbliche scuse oltre al risarcimento dei danni: a maggior ragione quando risulta confermato che non vi erano indizi o che il calvario poteva o doveva essere impedito! Questo sì che sarebbe un Paese civile!!! Uno Stato in cui, invece, chi sbaglia viene promosso o, comunque, oltre a non risponderne, non sente il dovere di chiedere scusa a chi ha contribuito a far soffrire, è un Paese che sfrutta l’ignoranza, la paura o la stanchezza delle persone oneste. E’ uno Stato "impotente" che, a me, dà l’impressione che abbia paura dei suoi stessi funzionari che sbagliano e che legittima a continuare a sbagliare; è uno Stato, mi viene di pensare, che, di fatto, abbia rinunciato al rispetto dei principi costituzionali -come se fossero stati svenduti- e che, al di là di firme solenni, non dimostra di rispettare e di far sempre osservare la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo: uno Stato che, senza punire i responsabili, tollera gli sbagli, i soprusi, le ingiustizie da parte dei dipendenti e ai danni dei cittadini a cui appartiene la sovranità, per me, non è un Paese democratico: è un regime!Vent’anni fa moriva Enzo Tortora dopo essere stato calunniosamente accusato e, altrettanto ingiustamente, processato. Non mi pare che, ad ogni anniversario della sua morte, lo si sia ricordato alla stessa stregua di tanti altri eroi caduti "a causa di servizio" e nell’adempimento dei propri doveri!!! Oggi è morto Gigi Sabani, anche lui ingiustamente processato. Nel frattempo chissà quante vittime, in silenzio, sono morte, si sono ammazzate o, comunque, hanno sofferto per analoghe ingiustizie. Ricordiamo, con i più alti onori, con telefilm, con libri, con ampi servizi sui giornali o in appositi talk show (questi ultimi, spesso, sordi e ciechi quando si denunciano soprusi ai danni di chi è ancora in vita), i rappresentanti delle Istituzioni che hanno sacrificato la loro vita per il Paese!!! Credo sia doveroso ed educativo affinchè tutti possano conoscere le persone oneste che l’Italia ha avuto come rappresentanti o funzionari. Perché non si ricordano, però, con altrettanto frequenza, coloro i quali hanno sacrificato la loro vita, la loro famiglia, la loro impresa dopo essere stati trascinati con le manette o “colpiti” da ingiustificabili sbagli oppure dai pericolosi spari d’inchiostro da parte di chi, strumentalizzando le funzioni ricoperte, qualche volta, ha utilizzato la penna o il timbro come se fossero armi? Ho apprezzato moltissimo, ripeto, l’iniziativa dell’associazione Giustizia Giusta di Mauro Mellini di raccogliere le firme per la proclamazione della giornata dell’ingiustizia: ho già aderito! Spero lo faccia chiunque legga questo mio modesto blog: ho inserito il banner sotto a sinistra; basta ciccare sopra!!! Roberto Di Napoli
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