18 milioni di italiani a rischio povertà o esclusione sociale: colpa solo della “crisi economica”?
Posted by Roberto Di Napoli su 15 dicembre 2017
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati alcuni dati statistici secondo cui 18 milioni di italiani sarebbero a rischio di povertà.
Credo che non ci sarebbe stato nemmeno bisogno che una tale “diagnosi” del gravissimo malessere del Paese e, prima ancora, dei suoi cittadini provenisse dall’Istat: e’ sufficiente avere il minimo funzionamento della “vista” e una normale percezione della “triste realtà”, evidente da anni e, forse, anzi, sempre più drammatica. Sarebbe stata un’analisi ancora più completa se si fosse quantificato e pubblicato il numero dei “suicidi” negli ultimi 5 o 6 anni, il numero degli sfratti eseguiti, di rilasci di abitazioni o di chiusura di aziende. Quali sono le reali cause? E’ possibile che si riconducano, sempre, alla solita “crisi economica” e quasi mai alla “crisi della politica” o al “cambio di rotta” nell’attivita’ legislativa rispetto a quelli che dovevano essere i diritti inviolabili sanciti nella Costituzione e gli interessi che lo Stato avrebbe dovuto promuovere? Credo che sarebbe sufficiente riflettere sulla legislazione degli ultimi anni per trovare alcune delle principali cause o, quantomeno, per porsi alcuni interrogativi.
Un confronto tra il numero di provvedimenti emanati nel rispetto -o a tutela- dei diritti fondamentali della persona umana e quelli aventi, invece, come unico scopo la riduzione della spesa pubblica (anche a pena di compromettere quei diritti fondamentali dei cittadini o i servizi essenziali per assicurare la salute o l’amministrazione della giustizia) o il pareggio del bilancio o il salvataggio di banche potrebbe, forse, aiutare a domandarsi se tale drammatica situazione economica in cui versano 18 milioni (se non di più) di persone non sia la normale conseguenza dell’evidente sostituzione dell’obiettivo di assicurare la dignità, la salute, la vita, la giustizia ai cittadini (fini che dovrebbero essere quelli formalizzati in vari articoli della Costituzione oltre che della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo) con quello di assicurare la riduzione del debito pubblico (che non si comprende come possa azzerarsi in un Paese che, da tempo, ha ceduto la sovranità monetaria e non solo) o mere logiche contabili di bilancio (anche al costo che sia compromessa l’efficiente -e non solo formale- tutela dei diritti fondamentali).
Pubblico di seguito la notizia e il link alla pagina del sito di Tgcom24 da cui è estratta:
Quasi uno su tre: la schiera delle persone in difficoltà supera di 5.255.000 unità rispetto agli obiettivi della Strategia Europa 2020
Sorgente: Istat: 18 milioni di italiani sono a rischio povertà o esclusione sociale – Tgcom24
This entry was posted on 15 dicembre 2017 a 21:40 and is filed under degrado pubblica amministrazione, diritti umani, stato di diritto, stato sociale, vittime, welfare. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, oppure trackback from your own site.
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